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Albo dei periti industriali: come iscriversi

Come avviene l’iscrizione all’albo dei periti industriali?

Questa è una delle domande che più frequentemente vengono fatte da studenti e non che, dopo aver finito un percorso scolastico, vogliono svolgere la libera professione di perito industriale.

Quali sono i requisiti

Per potersi iscrivere all’ordine dei periti industriali e dei periti industriali laureati bisogna avvalersi di uno di questi titoli di studio:

 

  • Diploma di Perito Industriale Capotecnico;
  • Diploma di Istruzione Tecnica (diplomarsi presso un istituto tecnico);
  • Laurea triennale ai sensi del decreto ministeriale del 4 agosto del 2000.

L’iscrizione al registro dei praticanti

Il passaggio obbligatorio che il soggetto deve fare è quello di iscriversi al registro dei praticanti.

Il registro dei praticanti è un elenco in cui solo chi rispetta i requisiti del precedente paragrafo può iscriversi ed è il primo passo da fare per dimostrare di voler partecipare all’esame di abilitazione.

La registrazione in questo elenco può avvenire in differenti maniere:

  • 18 mesi di tirocinio presso un perito industriale o, in alternativa, presso uno studio professionale di ingegneri (in entrambi i casi devono essere professionisti iscritti all’albo da 5 o più anni e che operano nel settore in cui il tirocinante vuole lavorare).
  • Periodo di praticantato (sempre dalla durata di 18 mesi) in un’azienda pubblica o privata che presta lavoro nel campo in cui il tirocinante vuole specializzarsi (il contratto che lega l’azienda ed il tirocinante non può essere Co.Co.Co. o a progetto).

Ci sono dei casi in cui la durata del tirocinio si riduce drasticamente e questi sono:

  • L’aver concluso dei corsi di istruzione e formazione superiore o dei corsi di istruzione superiore (comprensivi di 6 mesi di tirocinio).
  • Essere in possesso di una laurea triennale (6 mesi di tirocinio integrativo).

E casi in cui il tirocinio è completamente revocato:

  • Essere già iscritti al registro dei praticanti ed aver svolto in precedenza 3 anni di lavoro presso un’azienda specializzata (il soggetto deve aver prestato lavoro in date comprese tra il 15 agosto 2007 ed il 14 agosto 2017 per poter ricorrere a questa modalità).

L’esame di abilitazione

Dopo aver concluso una delle precedenti attività sarà possibile sostenere l’esame di Stato finale valido al fine di esercitare la propria professione.

L’esame di Stato finale si divide in due prove scritte (una comune ed una per settore di interesse) e una prova orale a cui può partecipare solo chi ha superato le precedenti prove scritte.

L’iscrizione all’albo

Superato l’esame avverrà l’iscrizione all’albo dei periti industriali e dei periti industriali laureati per esercitare la libera professione (l’iscrizione ha un costo di € 290, € 200 per gli over 65 ed è gratuita per gli over 80).

Inoltre, dopo essersi iscritti, sarà necessario da parte del neoprofessionista qualificarsi all’EPPI (l’ente di previdenza dei periti industriali).

La formazione professionale continua

Ad un anno dall’iscrizione all’albo il professionista dovrà iniziare ad accumulare crediti formativi professionali o CFP validi per continuare a svolgere il proprio lavoro.

Questi crediti possono essere assegnati al professionista attraverso il sostenimento di corsi accreditati per periti industriali svolti da un ente di formazione riconosciuto dal consiglio nazionale dei periti industriali.

I percorsi consistono in una formazione tecnica online delle diverse conoscenze che occorrono per svolgere questo lavoro.

Il professionista avrà l’obbligo di conseguire almeno 120 CFP in 5 anni (ogni anno ne dovrà conseguire 15) se vorrà continuare a svolgere il proprio lavoro.

Redazione